Artigianato tipico dei borghi di montagna in Abruzzo
Turismo di montagna in Abruzzo
Uno degli elementi più intriganti tra quelli che rendono affascinanti
i borghi della montagna abruzzese sono senza dubbio le botteghe
artigiane che si incontrano passeggiando tra le viuzze e i vicoli.
A seconda delle attività produttive che vi si tengono, le botteghe
artigiane sono ora linde ed ordinate, ora polverose e
confusionarie, ma sempre vissute, specchio della personalità e della
creatività di chi vi lavora.
L’artigianato abruzzese è figlio di maestrie secolari che si sono
sviluppate mescolando le capacità manuali nella produzione di
oggetti utili con il gusto per il decoro e per il rudimentale design,
tipico di una popolazione semplice e legata alla sua terra e alla
montagna. È infatti il genius loci quell’inestimabile valore aggiunto
che rende il prodotto artigianale intrinsecamente diverso da quello
industriale, collocando il primo nel mondo della spiritualità e il
secondo in quello della pura materialità. Nelle mani degli artigiani
abruzzesi prendono quindi vita la ceramica e il ferro, l’oro e i
merletti, il rame e la pietra, il legno e la lana.Accantonata in molte
parti d’Italia negli anni dello sviluppo industriale, la tradizione del
lavoro manuale e dell’artigianato si è per fortuna conservata in
questa terra, dove tradizione e futuro lavorano insieme. Che siano
ceramisti, scalpellini, orafi, intagliatori, fabbri, tessitori, liutai, pellai o
ramai, gli artigiani abruzzesi vivono e lavorano in ogni angolo della
regione, e in particolare nei borghi di montagna. Importanti
rassegne estive dedicateall’artigianato artistico abruzzese (tra le più
antiche Guardiagrele e Castelli) rendono note le eccellenze di
questa produzione e più facile e diffusa la loro reperibilità.
Ceramica
Ai piedi delle vette della catena del Gran Sasso si trova arroccato
il pittoresco borgo di Castelli, che da oltre quattro secoli è uno dei
centri più importanti d’Italia per l’arte della ceramica.
Fu resa celebre in tutto il mondo dalle dinastie di grandi maestri
del Sei e del Settecento come i Grue, i Gentile, i Cappelletti e i
Fuina; la tradizione della ceramica castellana viene oggi tramandata
da decine di botteghe artigiane dove è possibile effettuare ottimi
acquisti e vedere i maestri al lavoro.
Questa “capitale” abruzzese della ceramica offre un Museo della
Ceramica e la splendida chiesetta di San Donato, con un
magnifico soffitto in piastrelle di maiolica dipinta del Seicento.
La lavorazione artigianale della ceramica è diffusa anche a Rapino,
ai piedi della Majella.
Oro e argento
L’artigianato dell’oro e dell’argento conserva ancora oggi una
notevole importanza in Abruzzo ed è soprattutto nei paesi antichi
della montagna che esso trova i migliori custodi della tradizione,
come a Pescocostanzo, Scanno, Guardiagrele, Orsogna.
Qui il turista può acquistare gioielli e filigrane di fattura
tradizionale, tra cui il gioiello più apprezzato dalle donne abruzzesi,
la tradizionale presentosa, un ciondolo simbolo d’amore che ha
al centro uno o due cuori intrecciati, circondati da una corona
di cuoricini d’oro. La simbologia dei cuori è ben precisa e
suggestiva: uno vuol dire che la donna è singola, due legati da
un nastro che è promessa sposa.
Rame e ferro battuto
La lavorazione del ferro battuto e del rame sbalzato è diffusa da
millenni in tutto l’Abruzzo. Con il primo si producono soprattutto
testate di letti, lampadari, ringhiere per balconi e bracieri,
candelieri e attrezzi per il focolare, con il secondo pentole, tegami
e le inconfondibili conche, i grandi vasi a due manici usati da secoli per il trasporto dell’acqua e portati in testa, in perfetto equilibrio,
dalle donne. La “capitale” dell’artigianato del rame e del ferro
abruzzese è ancora Guardiagrele, ma oggetti di buon livello
vengono prodotti anche a Pescocostanzo,Tossicìa e Scanno.
Pietra
Il bianco calcare della Majella, noto per i toni caldi che assume
col tempo, è il protagonista assoluto di molte delle più belle
architetture medievali e rinascimentali abruzzesi.Anche oggi,
i maestri scalpellini e intagliatori conservano un ruolo importante
nell’economia di alcuni centri ai piedi della “montagna madre”
d’Abruzzo, e in particolare a Lettomanoppello, Pretoro,
Pennapiedimonte e Pacentro. Più tenera e facile da plasmare,
anche l’arenaria dei Monti della Laga ha consentito lo sviluppo
di un interessante artigianato.
Tessuti
L’abbondante produzione di lana abruzzese fa sì che la tessitura
abbia sempre avuto un ruolo importante nella regione, e in
particolare nelle aree montane dove le greggi erano al pascolo in
estate. Celebri sono le tarante, le coloratissime coperte di lana
pesante realizzate a Taranta Peligna, ai piedi della Majella, seguendo
disegni molto antichi.Tra i prodotti più noti dell’artigianato tessile
abruzzese sono anche gli eleganti merletti al tombolo di Scanno e
Pescocostanzo, che è possibile acquistare nei negozi dei due
splendidi centri storici; Pescocostanzo ospita anche una scuola
del merletto a tombolo e un museo ad esso dedicato.
Pelle e cuoio
Terra di allevatori fin dall’alba della storia, l’Abruzzo conserva un
importante artigianato della pelle e del cuoio. Nelle mani esperte
dei maestri pellettieri la materia prima si trasforma in borse,
cinture, portafogli e altri oggetti che vengono prodotti in molti
centri della regione. Le selle fabbricate a L’Aquila godono di fama
internazionale e vengono utilizzate da appassionati di equitazione
di tutta Europa.