Vacanze nei borghi di montagna sul Gran Sasso d'Italia
Turismo di montagna in Abruzzo
Se i Monti della Laga sono il trionfo dell’acqua e dei boschi, il
massiccio del Gran Sasso è il regno della roccia e dei grandi
altipiani. La sua morfologia, allungata da nord-ovest a sud-est, è
assai caratteristica e vede le grandi vette affacciate sul versante
est: il Prena, il Camicia, il Brancastello e poi il culmine nel Corno
Piccolo e nel maestoso Corno Grande, con i suoi quasi 3000
metri di quota. Le alte cime sono il paradiso degli alpinisti; pareti
verticali, rudi, aspre, con roccia simile a quella alpina,
rappresentano il luogo ideale per le grandi sfide alle alte quote
abruzzesi. Ovviamente si tratta di uno sport riservato ad
appassionati preparati ed esperti, che troveranno la base di
partenza nelle localitĂ di Prati di Tivo, sul versante teramano, e di
Campo Imperatore, su quello aquilano. Le pareti del Corno
Grande e Corno Piccolo, dei monti Prena e Camicia, e del Pizzo
d’Intermesoli sono le più frequentate. Gli alpinisti considerano
mitica la parete nord-orientale del Corno Grande, col suo salto di
quasi mille metri, detta “il paretone”: vi si aprono oltre 40 vie
d’ascesa, alcune difficilissime.Vi sono poi numerose zone ottime
per l’arrampicata sportiva, come quelle di Pietracamela, Prati di
Tivo, Forca di Penne e Monte Aquila, e alcune popolarissime
palestre di roccia dove apprendere queste affascinanti discipline
sportive, come quella nei pressi della Madonna d’Appari, a
Paganica.A sud-ovest delle grandi vette si apre quello che viene
ormai comunemente definito il piccolo Tibet: lo straordinario
scenario della piana di Campo Imperatore. Si tratta di un enorme
pianoro intramontano di origine glaciale che si estende per decine
di chilometri creando un ambiente naturale di ineguagliabile
bellezza. Il suo fascino antico e struggente è tale che da tanti anni
è usato come set naturale per ambientare decine di spot
pubblicitari e di film, alcuni dei quali assai celebri.Verso L’Aquila la
piana sale di quota e culmina nello sbarramento naturale tra
Monte Scindarella e Monte Portella, dove si trova la stazione di
arrivo della comoda cabinovia che permette di salire in una
manciata di minuti dal casello autostradale di Assergi sulla A24
Roma-Teramo. Quasi inaccessibile in inverno per via della neve, in estate la piana è percorsa da una panoramica strada asfaltata,
ben collegata verso valle da numerosi punti di accesso (Assergi,
Santo Stefano di Sessanio e Castel del Monte verso l’Aquila,
Rigopiano verso Teramo e Pescara), che permette di
raggiungerne facilmente ogni area. Essa si trasforma quindi in
un’inesauribile fonte di percorsi per passeggiate nel verde, per
escursioni in bici, mountain bike e soprattutto a cavallo. Il vento
spesso teso e l’assenza di ostacoli la rendono piacevole per gli
aquilonisti. Nel cuore dell’altopiano si trova un punto ristoro che,
oltre a prodotti e piatti tipici, offre persino la possibilitĂ di
acquistare la carne dal produttore locale e cuocerla da soli sui
bracieri che sono nei pressi: un’occasione gastronomica davvero
unica. Per gli appassionati di trekking e di escursioni Campo
Imperatore offre una miriade di occasioni e di sentieri, tutti
molto ben segnati e curati, perfettamente indicati come nel
resto d’Abruzzo dagli appositi segnacoli del CAI e dei Parchi
Nazionali. Si va dalle semplici passeggiate per famiglia nei prati
alle belle escursioni come quella verso Fonte Vetica, sul Monte
Camicia, o a Sella di Corno, fino alle lunghe escursioni
alpinistiche adatte a camminatori allenati, che portano ai rifugi
d’alta quota e poi addirittura giù in Val Maone fino a raggiungere
i Prati di Tivo, sul versante teramano. Importante stazione
sciistica in inverno, questa localitĂ del comune di Pietracamela
offre molte opportunitĂ per vivere la montagna estiva, sia a piedi
con belle escursioni, che a cavallo e in mountain bike. Dal
piazzale degli alberghi una seggiovia sale fino alla cosiddetta Madonnina e da lì permette agli appassionati di trekking di
proseguire fino al rifugio Franchetti, al Calderone, unico ghiacciaio
dell’Appennino, e poi sulle vette del Corno Grande. La vicina
Prato Selva è anch’essa una stazione sciistica invernale ed offre
ottime possibilitĂ escursionistiche nella bella stagione. Sul versante
teramano si trovano poi centri come Isola del Gran Sasso, con la
sua frazione di San Pietro, sede di un importante centro di
educazione ambientale che organizza numerose attivitĂ didattiche
e di contatto con la natura, e punto di partenza per belle
escursioni nei boschi. Passando per Castelli, la capitale abruzzese
della maiolica, si giunge a Rigopiano, localitĂ immersa nel verde
dotata di servizi turistici e di un rifugio, da cui partono i percorsi
che passano per Farindola e Montebello di Bertona e salgono
verso la Val d’Angri e la Piana del Voltigno, suggestivi angoli di
natura resi preziosi dai colori dell’autunno. L’estremo sud del
massiccio offre il valico di Forca di Penne, ideale per il
birdwatching e l’arrampicata sportiva. Il versante aquilano è più
dolce nei rilievi, alternando tondeggianti alture a strette vallate
coltivate con il tradizionale sistema dei campi aperti, ed è
costellato da un gran numero di borghi quali Villa Santa Lucia,
Castel del Monte, Calascio, Santo Stefano di Sessanio, ma anche
Castelvecchio Calvisio e Carapelle Calvisio, in grado di deliziare il
visitatore per le loro intatte architetture medievali e rinascimentali,
ma soprattutto per l’offerta di percorsi escursionistici, itinerari in
bici e a cavallo, e sterrate per il fuoristrada.
La ricettività è ampia e diversificata. Le proposte più curiose ed
intriganti sono l’albergo diffuso nel borgo mediceo di Santo
Stefano di Sessanio, ottenuto ristrutturando le case medievali del
paese, lo storico hotel di Campo Imperatore, dove fu tenuto
prigioniero Mussolini alla fine della guerra, e il piccolo albergo d’alta
quota ai piedi della stupenda Rocca di Calascio, set del celebre film
Lady Hawk. Ristoranti, ristori agrituristici e trattorie sono sparsi
praticamente ovunque e c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Le localitĂ turistiche di montagna: